Catia è una bambina che da poco è arrivata a vivere in città ed ha tanta voglia di fare amicizia con gli altri bambini. D’altronde, è proprio per questo motivo che è andata a fare una passeggiata nel grande parco cittadino e, adesso, si guarda attorno davvero curiosa di conoscere tutto.
Che stupore, quindi, quando si inoltra nel piccolo Boschetto degli Aceri Rossi e scopre, proprio al centro, un grande giardino pieno di tantissimi fiori. E che gioia quando chiede agli altri bambini di aiutarla a prendersi cura di tutte quelle piante.
La lettura di questo primo volume dedicato ai fiori è un vero e proprio viaggio per conoscere le caratteristiche e le necessità delle margherite, dei tulipani, delle rose, dei ciclamini, dell’albero del sambuco e della tenace malva.
Lo sforzo di sei bambini protagonisti, però, non può rimanere inosservato e senza una ricompensa: ogni fiore, infatti, secondo la propria natura che lo contraddistingue lascerà un messaggio per crescere in armonia con gli altri e con la natura.
Che stupore, quindi, quando si inoltra nel piccolo Boschetto degli Aceri Rossi e scopre, proprio al centro, un grande giardino pieno di tantissimi fiori. E che gioia quando chiede agli altri bambini di aiutarla a prendersi cura di tutte quelle piante.
La lettura di questo primo volume dedicato ai fiori è un vero e proprio viaggio per conoscere le caratteristiche e le necessità delle margherite, dei tulipani, delle rose, dei ciclamini, dell’albero del sambuco e della tenace malva.
Lo sforzo di sei bambini protagonisti, però, non può rimanere inosservato e senza una ricompensa: ogni fiore, infatti, secondo la propria natura che lo contraddistingue lascerà un messaggio per crescere in armonia con gli altri e con la natura.
Estratto
Nella città in cui vive Catia, ci sono tanti bambini. Le famiglie si sono trasferite lì anche per il grande parco, che è pieno di alberi.
Proprio adesso, alcuni bambini giocano fra loro. Amano nascondersi dietro la Grande Quercia o vicino al Vecchio Salice, che con i suoi rami pendenti e pieni di foglie li aiuta a nascondersi bene. Anche il Cespuglio Fiorito è molto folto e può essere un buon nascondiglio.
Mentre tutti giocano, Catia se ne sta vicino al Laghetto dei Pesci Dorati.
È una bambina con i capelli a caschetto, il viso sempre felice e allegro. I suoi occhi attenti sembrano non fermarsi mai. È nuova da quelle parti e non conosce ancora nessuno.
Mentre osserva incantata i riflessi ed i giochi di luce che il sole si diverte a formare sull’acqua, si sente chiamare all’improvviso.
«Ehi, bambina! Tu come ti chiami?»
E si trova davanti una bambina dall’aria spavalda e curiosa, che la osserva attentamente. Sembra quasi fissarla...
«Ciao, piacere. Io sono Catia», risponde educata.
«Non ti ho mai vista da queste parti», esclama l’altra.
«Eh si! Sono arrivata da poco con la mia famiglia… È la prima volta che vengo al parco», replica Catia
«Catia, vuoi venire a giocare con noi?», chiede l’amica e indica il gruppetto di amici intento a giocare a nascondino.
«Grazie, ora sto bene qui».
Catia, infatti, ama stare ad osservare le cose nuove e perdersi dietro ai dettagli.
«Beh, io sono Rossella», aggiunge l’amica con la sua voce squillante. «Ci vediamo!», e se ne va correndo verso il campo da gioco.
Catia decide allora di fare una passeggiata. La mamma le ha detto che c’è un bosco proprio dentro al parco cittadino.
Il vento soffia. Ad inizio primavera le giornate sono più lunghe. Il profumo dell’erba fresca appena tagliata è forte e le penetra nelle narici.
Proprio adesso, alcuni bambini giocano fra loro. Amano nascondersi dietro la Grande Quercia o vicino al Vecchio Salice, che con i suoi rami pendenti e pieni di foglie li aiuta a nascondersi bene. Anche il Cespuglio Fiorito è molto folto e può essere un buon nascondiglio.
Mentre tutti giocano, Catia se ne sta vicino al Laghetto dei Pesci Dorati.
È una bambina con i capelli a caschetto, il viso sempre felice e allegro. I suoi occhi attenti sembrano non fermarsi mai. È nuova da quelle parti e non conosce ancora nessuno.
Mentre osserva incantata i riflessi ed i giochi di luce che il sole si diverte a formare sull’acqua, si sente chiamare all’improvviso.
«Ehi, bambina! Tu come ti chiami?»
E si trova davanti una bambina dall’aria spavalda e curiosa, che la osserva attentamente. Sembra quasi fissarla...
«Ciao, piacere. Io sono Catia», risponde educata.
«Non ti ho mai vista da queste parti», esclama l’altra.
«Eh si! Sono arrivata da poco con la mia famiglia… È la prima volta che vengo al parco», replica Catia
«Catia, vuoi venire a giocare con noi?», chiede l’amica e indica il gruppetto di amici intento a giocare a nascondino.
«Grazie, ora sto bene qui».
Catia, infatti, ama stare ad osservare le cose nuove e perdersi dietro ai dettagli.
«Beh, io sono Rossella», aggiunge l’amica con la sua voce squillante. «Ci vediamo!», e se ne va correndo verso il campo da gioco.
Catia decide allora di fare una passeggiata. La mamma le ha detto che c’è un bosco proprio dentro al parco cittadino.
Il vento soffia. Ad inizio primavera le giornate sono più lunghe. Il profumo dell’erba fresca appena tagliata è forte e le penetra nelle narici.
(il romanzo continua...)
