Il simpatico inventore che vive nella grande casa alla fine della piccola strada in città, in questo volume completamente illustrato a colori, racconta come ha avuto inizio la sua collaborazione con gli animali che vivono nella sua casa e nel grande parco cittadino.
Grazie alla sua prodigiosa invenzione, infatti, molti animali iniziano a comunicare fra loro per farsi aiutare nei loro problemi di tutti i giorni. E, quando le cose si fanno troppo complicate, non esitano certo a chiedere a Bob Livion qualcosa di utile.
È questa l’occasione per rivivere, in modo vivace, allegro e colorato, la grande avventura del più bravo inventore della città, conoscendo meglio e più a fondo i suoi meravigliosi marchingegni.
E sono tutte invenzioni che possono essere riprodotte facilmente con materiale di recupero, insengnando a tutti i lettori il valore di non gettare le cose o a recuperare ciò che può servire in un modo differente da quello previsto.
Grazie alla sua prodigiosa invenzione, infatti, molti animali iniziano a comunicare fra loro per farsi aiutare nei loro problemi di tutti i giorni. E, quando le cose si fanno troppo complicate, non esitano certo a chiedere a Bob Livion qualcosa di utile.
È questa l’occasione per rivivere, in modo vivace, allegro e colorato, la grande avventura del più bravo inventore della città, conoscendo meglio e più a fondo i suoi meravigliosi marchingegni.
E sono tutte invenzioni che possono essere riprodotte facilmente con materiale di recupero, insengnando a tutti i lettori il valore di non gettare le cose o a recuperare ciò che può servire in un modo differente da quello previsto.
Estratto
Non avrei mai creduto che la mia vita potesse diventare qualcosa da raccontare in una serie di piccole storie, eppure è proprio così!
A rendere tutto questo possibile è stata una delle mie strane invenzioni.
E anche se non è andata a finire come avevo pensato, il risultato ottenuto è qualcosa di davvero stupefacente.
Quel pomeriggio ero appena tornato dalla mia lunga passeggiata e, come faccio sempre, mi ero subito tolto il cappello, la sciarpa e il cappotto per correre immediatamente nel mio laboratorio.
Sgranai gli occhi per lo stupore!
Mary Jennings, la governante, aveva messo tutto in ordine.
«Quante volte le devo dire che non deve mettere a posto questa stanza?», avevo gridato prima di sparpagliare di nuovo ogni cosa, lanciando in aria i fogli che erano sulla scrivania.
Ero davvero infuriato.
Troppo ordine, infatti, mi impedisce di pensare bene e mi blocca la fantasia. Come potrei altrimenti avere le mie splendide idee?
A quel punto, però, la vecchia signora Jennings è comparsa immediatamente dietro di me.
«Ma che cosa hai fatto?», mi ha chiesto quasi piangendo, prima di scappare via e chiudersi la porta alle spalle.
A rendere tutto questo possibile è stata una delle mie strane invenzioni.
E anche se non è andata a finire come avevo pensato, il risultato ottenuto è qualcosa di davvero stupefacente.
Quel pomeriggio ero appena tornato dalla mia lunga passeggiata e, come faccio sempre, mi ero subito tolto il cappello, la sciarpa e il cappotto per correre immediatamente nel mio laboratorio.
Sgranai gli occhi per lo stupore!
Mary Jennings, la governante, aveva messo tutto in ordine.
«Quante volte le devo dire che non deve mettere a posto questa stanza?», avevo gridato prima di sparpagliare di nuovo ogni cosa, lanciando in aria i fogli che erano sulla scrivania.
Ero davvero infuriato.
Troppo ordine, infatti, mi impedisce di pensare bene e mi blocca la fantasia. Come potrei altrimenti avere le mie splendide idee?
A quel punto, però, la vecchia signora Jennings è comparsa immediatamente dietro di me.
«Ma che cosa hai fatto?», mi ha chiesto quasi piangendo, prima di scappare via e chiudersi la porta alle spalle.
(il romanzo continua...)


